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FAI DA TE 14 NOVEMBRE 2023

Come togliere la muffa dai muri in modo naturale

L’umidità è uno dei principali nemici della salubrità delle nostre case: un cattivo o insufficiente isolamento dei muri perimetrali esterni ed interni degli edifici.

Infatti può portare inesorabilmente alla formazione di muffe, spesso particolarmente tenaci.

Muffa, un problema estetico e di salute

Queste infestazioni fungine si manifestano sotto forma di antiestetiche macchie scure, che si annidano negli angoli del soffitto e delle pareti, ma anche dietro a letti e armadi.

Ma non sono solo brutte da vedere: per le persone che vivono in ambienti contaminati, l’eventuale esposizione prolungata alle spore, infatti, può provocare o aggravare gravi disturbi respiratori, come l’asma.

Soprattutto se i locali sono scarsamente ventilati, inoltre, le muffe possono intaccare la muratura fino in profondità, rendendo vano qualsiasi intervento risolutore a livello superficiale.

In questi casi, è indispensabile rivolgersi a ditte specializzate per la sanificazione.

Rimuovere la muffa con prodotti specifici

In commercio esistono diversi detergenti antimuffa, perlopiù a base di ipoclorito di sodio, appositamente studiati per rimuovere funghi, muffe ed alghe, da pareti, rivestimenti, superfici in legno, box doccia e ceramiche come quelle dei sanitari.

Vanno applicati direttamente sulle aree da trattare e lasciati in posa per almeno 24-48 ore: questo consentirà la distruzione totale di tutta la microflora che si era formata a livello superficiale.

Rimuovere la muffa con la candeggina

Per prima cosa, è indispensabile proteggere le mani, gli occhi e le vie respiratorie indossando guanti, occhiali protettivi e mascherina con filtro adatto a bloccare le esalazioni tossiche.

Poi, occorre preparare la soluzione pulente e disinfettante, miscelando acqua e candeggina in parti uguali all’interno di un contenitore spray.

Spruzzare abbondantemente la miscela sulle aree da trattare e strofinarle con l’aiuto di una spugna, arieggiando bene i locali.

Lasciar agire ed asciugare per tutta la notte. Il giorno successivo, se il risultato di ripulitura risulta soddisfacente, è possibile ritinteggiare le pareti intaccate, altrimenti, si consiglia di ripetere l’operazione.

Per evitare che la muffa si riformi a breve termine, aggiungere 50 ml di candeggina alla vernice.

Lo stesso procedimento si può effettuare anche utilizzando l’acqua ossigenata.

Rimuovere la muffa con bicarbonato e limone

Si può provare ad eliminare le macchie nero-verdastre di muffa dai muri anche sciogliendo due cucchiai di bicarbonato di sodio in mezzo litro d’acqua, aggiungendo del succo di limone o due cucchiaini di sale da cucina.

La miscela va applicata sul muro, strofinata con l’aiuto di un panno o una spugna e poi rimossa.

Rimuovere la muffa con l’aceto bianco

È facile trovare in rete diversi consigli per trattare localmente le superfici coperte di muffa con una soluzione di acqua e aceto da nebulizzare, aggiungendo eventualmente degli olii essenziali per contrastarne l’odore pungente.

Questo rimedio naturale sembra essere efficace, almeno in apparenza, ma gli esperti lo sconsigliano.

Nonostante le note proprietà sgrassanti e disinfettanti dell’acido acetico, – l’aceto bianco ne contiene però solo il 20% e per questo andrebbe utilizzato puro -, si tratta pur sempre di un composto organico derivato da uva o mele, delle cui particelle i funghi si possono nutrire.

Questo porta a non risolvere il problema, bensì ad estendere la porzione di parete o soffitto su cui la muffa prolifera.

Anche se riesce a penetrare nelle superfici porose, infatti, l’aceto non riesce a distruggere le spore ed evitare che la contaminazione si espanda.

Diverse tipologie di muffa

Purtroppo, non esiste una soluzione unica fai-da-te che possa eliminare in maniera definitiva le muffe che si formano in casa, anche perché non sempre si tratta di microorganismi con identiche caratteristiche.

È fondamentale procedere ad una valutazione professionale della tipologia di fungo che sta infestando l’edificio per individuare le cause che hanno portato al suo attecchimento e trovare il rimedio più efficace per eradicarlo.

Prevenire le infestazioni

Nessun tipo di trattamento superficiale può garantire la scomparsa definitiva del problema della muffa, ma ci sono diversi accorgimenti da adottare per scongiurarne il ritorno.

Per prima cosa, bisogna arieggiare sempre gli ambienti più umidi della casa, aprendo finestre e tapparelle per almeno 5-10 minuti ogni giorno.

Fondamentale anche che la luce solare possa illuminare le stanze per tutto il tempo possibile, perché le muffe prediligono l’oscurità per svilupparsi.

È buona norma anche evitare che nei locali in cui viviamo si verifichino bruschi sbalzi di temperatura, ed accertarsi che la differenza di calore tra una stanza e l’altra non superi i 3°C.

Soprattutto per bagno e cucina, inoltre, bisogna prestare attenzione ad eventuali ristagni di vapore acqueo.

Le cappe aspiranti sopra i fornelli possono limitare il problema al minimo, mentre per il bagno, soprattutto se cieco, può rivelarsi utile installare una ventola.

Questo al fine di disperdere velocemente all’esterno la condensa che si forma dopo aver fatto la doccia calda nei mesi invernali.

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